Inciviltà o reato?

Se facessimo un esperimento sociale e chiedessi ad ognuno di voi se nel parcheggiare la macchina ha mai pensato se potesse recare un qualche danno a qualcuno, quanti di voi mi risponderebbero sì, lo ho pensato? Hai mai pensato che una macchina parcheggiata sulle strisce pedonali o a coprire uno scivolo per la discesa dal marciapiede possa rappresentare un ostacolo insormontabile per un cittadino come te? E di esempi potrei farne a centinaia, ma questi sono sicuro che li conoscerai bene.
Quando sono in giro col mio fedele cane-guida, Dona (promesso che ve ne parlerò e ve la mostrerò all’opera), non potete nemmeno immaginare le difficoltà che possa incontrare nell’uscire da un marciapiede quando gli appositi percorsi sono ostruiti da qualche genio di turno che se ne sia fregato di lasciare la macchina in un posto dove non poteva farlo. Il cane-guida è addestrato a cercare lo scivolo di uscita dal marciapiede o le strisce pedonali, si dal caso che questi siano non dico sempre, ma quasi, ostruiti da macchine posteggiate dove non dovevano. Ora, alcuni di voi staranno pensando… Beh, ma se quel passaggio è ostruito, passa da un’altra parte no? Sì, infatti un cieco è esattamente questo quel che fa, pur con tutti i rischi del caso, sui quali adesso non voglio però soffermarmi, vorrei piuttosto chiedervi… E se da quel passaggio fosse un cittadino in carrozzina a dover scendere? Col proprio bisogno di spazi oltre che di un tipo di percorso stradale tale da agevolare lo scrorrimento della carrozzina stessa.
Chiudere ogni passaggio dal marciapiede a strada laddove questo sia espressamente indicato come spazio da lasciar libero ai pedoni, non solo è una gigantesca violazione della dignità di un disabile che voglia fruirne, ma anche, voglio esser provocatorio, configurabile come illecito penale, nella fattispecie quella di sequestro di persona. Ripeto, voglio esser provocatorio, ma il messaggio dev’esser chiaro. E vogliamo continuare ad esser provocatori? Ma sì dai… Se un’attività, di qualsiasi natura, pone vasi, tavolini o qualsiasi altro ostacolo su di un percorso tattile a terra o comunque al centro del marciapiede in maniera palesemente abusiva, creando un pericolo per chiunque si trovi a passare di lì, cosa accadrebbe se una disabile inciampasse su quell’ostacolo riportando delle lesioni? Non saremmo in presenza di lesioni colpose cagionate da chi materialmente ha posto in essere quell’ostacolo?
Non mi dilungo in esempi perché credo di aver reso sufficientemente l’idea… Comportarsi civilmente non è solo un obbligo sociale per sfuggire a multe o sanzioni, ma dev’essere prima ancora un obbligo morale che diviene normalità nel proprio modo di agire

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