L’inciviltà romba più dei cavalli di un motore

E dopo
l’idiota del centro commerciale di Carrugate
il sequel della serie “imbecilli al volante” ci porta stavolta in quel di Milano, ma Milano centro, anzi, nella via più ricca dello shopping del capoluogo lombardo.
Nel mezzo di un po’ di meritato relax di questi giorni, te pareva non dover tornare a leggere di notizie di questo tipo? Purtroppo sì. Qualcuno direbbe che “la mamma degli imbecilli è sempre incinta”, ma perché colpevolizzare la mamma quando ad essere imbecille è il figlio?
Cosa avrà combinato il nostro “supereroe” stavolta?

Ammetto che dover riportare e commentare queste notizie mi dà una certa sensazione di disagio, quasi di vergogna per quanto l’essere umano possa arrivare a far schifo… Ma come ho già avuto modo di dire più volte, certe cose è bene che si sappiano e certi esempi vanno resi noti affinché fungano da linea guida per la strada da far evitare come la peste alle nostre generazioni più giovani.

Siamo in via Monte Napoleone, nel cuore del quadrilatero del fashion shopping milanese, sabato pomeriggio. Un idiota su un bolide della strada, il cui motore è niente rispetto alla sua stupidità, pensa bene di parcheggiare a cavallo tra due, mica uno, due posti auto riservati ai disabili. Un signore che sopraggiungeva, dovendo far scendere il figlio sul posto legittimamente riservatogli, lo richiamava chiedendogli di spostare la sua bella Ferrari blu due metri più avanti. Capito bene…? Ha osato chiedere ad un idiota in Ferrari di spostare la sua bella macchinetta due metri più avanti per fare spazio a lui, “povero miserabile” uomo in utilitaria con un disabile a bordo da far scendere. E la risposta che si commenta da sola è stata la seguente…

Io me ne frego di te e della polizia

Dopodiché risale in macchina sbattendo lo sportello, ingrana la marcia e sgommando e rombando tra lo stupore e il ribrezzo dei passanti, se ne va senza lasciar traccia. Peccato il ragazzo disabile che doveva scendere abbia dovuto assistere a cotanto scempio e ne sia rimasto gravemente spaventato.

Questa è la cronaca di quanto successo. Ora, sapete che davanti a queste notizie non mi piace girarci molto intorno… Posto che il fatto che il tizio guidasse un Ferrari, in tutta onestà interessa molto poco, se non per sottolineare quanto ricchezza non sia sinonimo di civiltà e ancor prima di ricchezza d’animo…
Tutti i giornali si sono invece soffermati proprio sul fatto che fosse un personaggio facoltoso alla guida di un Ferrari…. A Roma diremmo… “E stic***i ndo’ li metti?”
Se poi veramente c’è ancora chi pensa che posare il proprio culo su un Ferrari qualsiasi, renda immuni da regole, senso civico, buon senso e qualsiasi comportamento che normale moralità di persone con un briciolo di cervello imporrebbe, beh…. Mi parrebbe troppo facile infierire su di loro, per cui preferisco sottolineare il fatto in sé, perché diciamocela tutta… Avesse guidato un “catorcio” sarebbe cambiato qualcosa?
Che l’atteggiamento di questo individuo sia l’esaltazione preoccupante ed antisociale di una strafottenza per lui legittimata dalla sua ricchezza mi pare abbastanza ovvio… Ma soffermarsi su questo sarebbe come dire che ricco=incivile… Eh no cari miei! Stronzi si nasce, ricchi o poveri non importa, l’inciviltà non è proporzionale al conto in banca di chi che sia.
Potete star sicuri che ci sarà chi di Ferrari ne ha intere collezioni (non sono io, tranquilli)e questa legittimazione a prevaricare tutto e tutti non la ha…
E allora dove sta il vero problema? Cosa porta una persona a comportarsi così? Perché c’è ancora chi crede che guidare un macchinone o vestire firmato faccia valere più degli altri?
L’uguaglianza in questo Paese esiste solo nella teoria. Il rispettare l’altro come persona uguale a noi è una virtù di pochi. Ci lamentiamo, ma concretamente sono pochi quelli che poi ai loro figli indicano la giusta via da seguire affinché le nostre generazioni future siano fatte di persone civili in grado di rispettare tutti, dai più deboli ai più forti, dai più poveri ai più ricchi.
Qualcuno che ha assistito ha almeno avuto la buona idea di prendere il numero di targa di quella “bestia”… Già è stato rintracciato, se la caverà con una sanzione probabilmente, che gli consterà meno di un pieno di quel Ferrari e il giorno dopo starà spaventando qualcun altro con la sua arrogante ed insaziabile inciviltà. Un giorno, spero per lui presto, arriverà a spaventarsi di sé stesso e allora forse capirà che il mondo non è un posto per “pochi eletti”

Lascia un commento!