C’è chi può e chi non può

Rieccoci, finalmente mi viene da dire… No, non ero sparito, semplicemente non potevo scrivere. “E peeecché?” Ti stai chiedendo se hai letto il mio ultimo articolo 😉
L’OntheRoad che vi racconto oggi lo inserirei tra quelli “divertenti”, per la cronaca degna del miglior Fantozzi che lo ispira, che poi non è altro che il motivo che mi ha tenuto lontano da queste pagine per qualche giorno.
Devi sapere che scrivere quest’articolo ha un “sapore” diverso… Ogni lettera sembra un traguardo da raggiungere (no non è vero ahahahah), ok vado al dunque… Dato che ho pensato bene di fratturarmi l’ultima falange dell’anulare della mano destra nel fare dei lavori in casa, scrivere mi risulta piuttosto complicato… Nel day after ammetto di aver avuto la tentazione di pubblicare tutta la cronaca del mio piccolo incidente domestico, con tanto di foto, ma il mio dito “non era molto d’accordo”, per cui così come mi ero seduto davanti al mio portatile con tanta buona volontà, con altrettanta ho dovuto desistere dalla titanica impresa di schiacciare quei tasti a velocità sostenuta… Ogni pressione del dito sul tasto sembrava una guerra, per cui eccomi qui ad una settimana di distanza.
Ah, se proprio ci tieni a sapere come diavolo abbia fatto… Beh, sappi solo che il mio dito è rimasto schiacciato tra pavimento da una parte e peso del mio corpo e struttura letto che stavo smontando dall’altra, ovviamente rigorosamente in ferro 🙂 è andata bene essermela cavata con così “poco”. va meglio per cui al diavolo il divieto di non toccare pianoforte, tastiera ecc ecc per almeno due settimane.

Volevo approfittare (quanto è brutto sto termine….) della mia piccola disavventura domestica, per fare una riflessione insieme… Parlandone con conoscenti, vicini e meno vicini, la reazione più ricorrente è stata “a… Ma perché non ti sei fatto aiutare per fare quello che stavi facendo…?”
Ora, abbiate pazienza, ma se un po’ avete cominciato a capire quanto io sia “fatto male” :p , non farete fatica ad immaginare come possa aver risposto… Possibile che non si riesca ad uscire dallo stereotipo del cieco come colui che non può far nulla, se non chiedendo l’intervento del “messia” di turno?
Un incidente domestico può capitare a chiunque, tranne ovviamente al fancazzista di turno che ha spostato la propria residenza nell'”oblìo del divano del salone”, cieco e non cieco che sia. Peccato però che se un incidente domestico capita ad un normodotato, la cosa che più spontaneamente viene da chiederci è… “Come hai fatto?” Normale no? Bene. Mi spiegate allora perché se invece un incidente domestico capita ad un cieco, allora si deve andare a cercare per forza una dietrologia sul perché non si sia fatto aiutare da qualcuno? Che tradotto significa… “Perché hai fatto tu e non hai delegato altri per farlo al posto tuo?” Cieco è per caso diventato sinonimo di idiota durante questa mia settimana di assenza forzata dal webmondo? No, spiegatemelo, perché solo un idiota non chiederebbe una mano a qualcuno, se questa fosse realmente necessaria. Proprio questo è il punto! Noi siamo schiavi di una cultura talmente retrograda, che la frase fatta “perché non ti sei fatto aiutare” la tireremmo fuori anche dopo che un cieco si fosse bruciato con la macchinetta del caffè! Eh cavolo, vuoi mettere? Potevi chiamare la protezione civile per farti preparare un buon caffè diamine!?
Detto così viene da sorriderci, ma credetemi che questa è niente di più che la realtà. Forse ne siamo colpevoli un po’ tutti, forse in primis il cieco che va cercando pietà in ogni dove, ma che in un’epoca così avanzata come la nostra si ragioni ancora per stereotipi in questa maniera è veramente triste, per non dire ridicolo…
Ah, dimenticavo… Credere che un cieco non possa fare nulla che comporti uno sforzo fisico importante, oltre che ridicolo, è anche un po’ da stupidi, non me ne vogliate, ma capita spesso, spessissimo anzi.
Vabbè per oggi mi fermo qui, Dona è stufa di premere tasti con la sua zampetta al posto mio 🙂 scherzo eh!

2 commenti a “C’è chi può e chi non può

  1. E’ un piacere leggerti. I tuoi scritti sono semplici e scorrevoli allo stesso tempo e rivelano una persona simpatica ed ironica. Spero che, nel frattempo, il tuo dito stia migliorando, se non che addirittura abbia raggiunto la completa guarigione. Sono proprio contenta di aver avuto la possibilità di leggerti e seguiterò a farlo con immenso piacere ed interesse Ciao

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