Non imprigionare le tue idee

Già in un precedente articolo ci eravamo detti, in realtà lo avevo detto io, ma questo è un dettaglio 🙂 quanto ritenessi importante
valorizzare le idee di tutti
A proposito, se ancora non l’hai fatto, puoi rispondermi, amo il confronto, anche le critiche sì… Va bene, puoi anche insultarmi ahahaah
Ok, esco dalla “modalità idiota”, dicevamo quanto importante fosse coltivare e perseguire le proprie idee.
Ho conosciuto persone piene zeppe di idee, la cui testa era una vera e propria fucina di progetti, obiettivi prefissati… Ma poi non si sa bene per quale motivo, spesso laddove le idee non mancano, quella che manca è la forza di volontà che ci spinge a perseguirle con ogni sforzo.. Lo so, a volte, anzi spesso, le più grandi idee, quelle che magari sfociano in startup di giovani ambiziosi e preparati, finiscono nel tritacarne della burocrazia all’italiana e vengono così abbandonate… Perché da noi se nella ricerca non si investe un centesimo, figuriamoci se lo si faccia sulle idee…
Eppure le idee sono alla base di un progetto, ma questo non potrà mai divenire vincente, se non valorizzato, anche con investimenti se necessario.
Qui le idee vengono abbandonate a sé stesse… Se dovessi fotografarle in un quadro, un triste quadro, dipingerei un mare in tempesta (burocrazie) che si scaglia su una vulnerabile quanto fitta giungla (tasse e imposte)… Le idee sono lì, nascoste nella giungla, come un quaderno d’appunti nascosto nel cassetto del coraggioso di turno… E le onde entrano nella giungla, pian piano si fanno strada e divorano anche la migliore delle idee, lasciando dietro di sé una distesa di distruzione (l’ambizione dei tanti giovani di questo paese).
Il quadro che ho descritto, che quasi mi vien voglia di dipingere (sì, anche un cieco può farlo), è un quadro apocalittico, almeno così sembra… Se non fosse che nonostante tutto, nulla potrà mai spegnere la voglia di fare, di creare, di costruire e dare forma alle proprie idee, nemmeno la più devastante delle onde

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